L'uomo variabile
Philip K. DickThomas Cole, l’uomo variabile proveniente dal passato, è come
un’incognita indipendente che sconvolge ogni calcolo degli strateghi
terrestri del futuro, impegnati in una lotta all’ultimo respiro con gli
abitanti di Alpha Centauri. Tolto alla sua epoca per favorire un disegno
preciso, Cole sfugge ai suoi manovratori e tende i fili del destino in
una direzione
del tutto nuova e imprevista. In uno scenario da «
space opera » per lui insolito, Dick porta in questo romanzo alle
estreme conseguenze la sua tematica fondamentale: quella del « diverso
», che con il suo comportamento sconvolge i parametri consueti del mondo
reale. Il medesimo impianto è rispettato nei quattro racconti che
completano il volume. Il piccolo Tim è un diverso fra i diversi, e la
sua presenza crea conflitti e tensioni. John
Anderson, creatore
dell’Agenzia Pre-crimine, rischia di essere strangolato dalla sua
creatura, solo contro tutti in una realtà dalle molte facce. Il maggiore
Hendricks scopre di essere troppo lontano dalla mentalità dei robot
bellici per poterli guidare secondo i suoi desideri. I superstiti
dell’umanità devastata dalle guerre, infine, si accorgono che solo
troncando ogni legame con il passato potranno garantire il proprio
futuro.